Analgesia sedativa
È un sistema di rilassamento che determina un’analgesia relativa, ossia una diminuzione delle sensazioni dolorifiche, mantenendo inalterata la sensibilità tattile. Questa metodica si avvale dell’utilizzo di una miscela gassosa a base di O2 (ossigeno) e N2O (protossido d’azoto) che scientificamente si è dimostrata essere assolutamente atossica. Infatti la caratteristica fondamentale di questi composti gassosi, è che non vengono metabolizzati dal nostro organismo e quindi non rimangono in circolo. Vi è dunque un rinnovo continuo per cui la miscela viene espulsa ad ogni atto respiratorio.
Chirurgia
La piccola chirurgia orale comprende tutte le terapie chirurgiche limitate al cavo orale, conciliabili con la struttura ambulatoriale. Tramite interventi di chirurgia orale si riesce a di ripristinare la salute del cavo orale, sia mediante estrazioni dentarie che mediante interventi di plastica gengivale o di rimozione di formazioni cistiche. Rientrano inoltre nel campo della chirurgia orale le biopsie e le asportazioni delle neoformazioni dei tessuti molli.
Riepilogando, gli interventi di chirurgia orale attuabili ambulatorialmente sono:
- estrazione dei denti del giudizio;
- estrazioni dentarie;
- incisione di ascessi;
- estrazione di cisti;
- gengivectomia;
- innesti di osso sintetico;
- frenulectomia.
Conservativa
Si definisce conservativa quella parte dell’odontoiatria atta a trattare le lesioni cariose a livello dentale. La carie é un processo patologico ad eziologia multifattoriale che provoca la distruzione dei tessuti duri del dente, smalto e dentina. Questi tessuti danneggiati devono essere rimossi e sostituiti con materiale da restauro come l’amalgama o la resina composita.
Con il termine otturazione si indica la sostituzione del tessuto dentale cariato con dell’amalgama una lega di mercurio, argento, rame, stagno e zinco (otturazione scura) o con della resina composita, composta da una matrice resinosa e da un riempitivo (otturazione bianca). Le otturazioni di quest’ultimo tipo assicurano una resa estetica nettamente superiore oltre che favorire manovre meno destruenti durante la preparazione delle cavità dei denti da trattare.
Nel caso di lesioni cariose particolarmente estese con grande perdita di sostanza dentale, ci si può avvalere degli intarsi. In questo caso il dentista, dopo aver rimosso la carie dal dente ed aver preparato la cavità, prende un’impronta di precisione e la invia al laboratorio odontotecnico, che provvederà a sviluppare e modellare un manufatto su misura in resina o ceramica, che verrà cementato dal dentista in una seduta successiva, con una notevole resa estetica.
Endodonzia
Quando le lesioni dentali diventano molto profonde o si verificano traumi, si instaura una pulpopatia che consiste in un processo infiammatorio a carico della polpa dentale. In tale situazione si rende necessaria la rimozione della polpa (e delle fibre nervose contenute in essa) presente all’interno della camera pulpare dei canali radicolari dei denti. Quando questa pratica riguarda denti decidui (da latte) prende il nome di pulpotomia, quando riguarda invece i denti permanenti viene chiamata terapia canalare. Questa metodica é anche conosciuta come devitalizzazione proprio perché la rimozione delle fibre nervose della polpa determinano la perdita di vitalità del dente e quindi della sua sensibilità.
Igiene dentale e profilassi
Con questa definizione si comprendono tutte quelle operazioni praticate dal professionista (medico, odontoiatra, igienista dentale) al fine di eliminare tutti i residui accomulatisi nel tempo in seguito all’impossibilità delle manovre di igiene domiciliare, di essere efficaci in modo assoluto.
Ablazione tartaro
Rimozione del tartaro sopra-gengivale.
Polish
Lucidatura delle superfici dentarie mediante pasta da profilassi.
Levigatura radicolare
Rimozione del tartaro sub-gengivale a livello delle tasche paradentali, previa anestesia locale. Levigatura radicolare a cielo aperto: analoga alla precedente previo scostamento della gengiva dei piani ossei sottostanti. Questa pratica si rende necessaria qualora le tasche paradentali raggiungano una profondità tale da impedirne una completa pulizia con le metodiche precedenti.
Implantologia tradizionale
L’impianto é un’alternativa artificiale alla radice naturale del dente; trattasi di una vite in titanio puro ad elevata biocompatibilità, che viene inserita nell’osso. Grazie agli impianti i pazienti proveranno la gioia di un bel sorriso, di parlare liberamente senza alcun fastidio e di poter masticare tutti i tipi di cibi con facilità. Nel caso di una sostituzione di un dente singolo si elimina la necessità di eseguire un ponte, evitando di trattare i denti sani vicini, mentre nel caso di pazienti portatori di protesi, l’inserimento degli impianti permetterà di stabilizzare la protesi stessa ancorandola saldamente. Gli impianti si possono quindi utilizzare al fine di risolvere tutti quei casi in cui manchino uno o più denti ed anche nel caso in cui ci sia da riabilitare un’intera arcata dentale. Hanno inoltre il grosso vantaggio di essere invisibili, quindi esteticamente garantiscono risultati ottimali; inoltre altro punto a loro favore é dato dal fatto che il confort é paragonabile a quello dei denti naturali.
Condizioni cliniche
Affinchè gli impianti possano essere inseriti con successo é necessario che ci sia una quantità di osso, per alloggiare la vite, sufficiente. In caso contrario il professionista può avvalersi di tecniche chirurgiche al fine di rigenerare la o le parti di osso mancanti (vedi rigenerazione ossea guidata). La presenza inoltre di alcune condizioni cliniche croniche, sistemiche ed una cattiva igiene orale, od altre abitudini viziate possono essere delle controindicazioni al posizionamento degli impianti.
Per tale motivo il medico durante la raccolta dei dati anamnestici in prima visita, potrà dare tutte le necessarie indicazioni. La percentuale di successo degli impianti è comunque mediamente del 97%.
Per quanto concerne l’età, invece, è sufficiente che l’organismo abbia terminato la fase di crescita scheletrica, che verrà valutata caso per caso. I pazienti molto anziani, se in buone condizioni di salute, invece possono tranquillamente sottoporsi all’intervento. L’intervento tra le altre cose è indolore e viene effettuato in anestesia locale. Per i pazienti più ansiosi si può associare la sedo-analgesia, che permette loro di rilassarsi ulteriormente. Al termine dell’intervento per qualche giorno il paziente potrà manifestare un leggero risentimento, che sarà sufficiente trattare con impacchi di ghiaccio e semplici analgesici.
Durata degli impianti
L’esperienza clinica indica che oggi un’elevata percentuale di impianti ha una durata considerevolmente lunga, sono stati riportati casi di oltre 25 anni. Certo molto dipende dalle variazioni individuali di salute nel tempo ed anche, non meno importante, dalle condizioni di igiene orale che verranno mantenute. Per questo sono consigliabili visite periodiche dal dentista almeno una volta all’anno al fine di permettere uno scrupoloso controllo delle strutture implantari e dell’igiene orale praticata.
Implantologia con mini impianti
Si utilizzano impianti di titanio di piccole dimensioni, da qui il termine mini, i quali vengono posizionati nel tessuto osseo con una tecnica poco invasiva, senza l’utilizzo del bisturi. È una metodica generalmente indicata ai pazienti edentuli portatori di protesi mobile totale, che viene utilizzata al fine di stabilizzare la protesi stessa, garantendo un netto miglioramento della funzione masticatoria del paziente. Trovano anche una buona applicazione in tutte quelle persone che non risultano idonee all’implantologia classica ad esempio per mancanza di sostegno osseo.
Sbiancamento dentale professionale
Lo sbiancamento alla poltrona è una soluzione innovativa per dare al paziente risultati esteticamente soddisfacenti, attraverso un sistema molto veloce e sicuro. Questa metodica si avvale di gel sbiancanti professionali a base di perossido di idrogeno al 35%, che si attiva rapidamente grazie all’azione combinata con la lampada a led, liberando ossigeno. L’ossigeno provoca una reazione di ossido riduzione che scompone le molecole delle macchie rendendo i denti più chiari e luminosi in soli 30-40 minuti, senza dolore.
Parodontologia
La paradontologia è quella branca che si occupa della diagnosi e del trattamento delle patologie che affliggono il parodonto (organo di sostegno dei denti naturali), costituito da osso alveolare, cemento radicolare, legamento paradentale, gengiva. Le cause delle malattie paradentali, generalmente sintetizzate dal termine “piorrea”, possono essere batteriche, traumatiche, metaboliche. La malattia paradentale può essere distinta in malattia paradentale superficiale (gengiviti) e malattia paradentale profonda (paradentiti). L’etiopatogenesi è prevalentemente batterica, soprattutto Gram-, in presenza di placca muco-batterica.
Da studi passati è stato ampiamente dimostrato che la mancanza o un’insufficiente igiene orale provoca gengiviti in tutti i soggetti, mentre l’instaurarsi della malattia paradentale necessita di una predisposizione individuale dovuta a un deficit immunologico, locale o generale. Un’altra causa causa di danno paradentale sono i traumi occlusali di primo tipo, cioè quei traumi dovuti a forze anomale per intensità, verso o direzione, applicate su elementi dentari originariamente sani. Possono incidere anche cause metaboliche: le gengive fanno, di diritto, parte dell’apparato digerente. Se l’alimentazione è innaturale, viziata, carente o eccessiva, o mal combinata, risulta nel tubo digerente una alterazione della normale flora batterica. Queste alterazioni inducono uno stato di intossicazione sub cronico, presente ancorché non percepito dalla persona, ma le gengive malate ne costituiscono la spia, uno dei possibili segnali di avvertimento.
Pedodonzia
La pedodonzia o odontoiatria pediatrica – dal greco paidos (bambino) + odontos (dente) – si occupa dell’odontoiatria rivolta ai bambini. L’attenzione è rivolta alla prevenzione delle lesioni cariose (suggerimento di dieta corretta, applicazioni di fluoro, sigillatura dei solchi, educazione all’igiene orale, individuazione di disgnazie precoci).
Protesi fissa, mobile e scheletrica
La protesi è un manufatto artificiale avente lo scopo di sostituire i denti perduti con i denti artificiali, al fine di restituire l’efficacia masticatoria ed estetica all’apparato dentario. Essa infine ha anche lo scopo di ristabilire le pressioni masticatorie, nel caso di perdita di gruppi di denti, per sottrarre quelli rimasti al sovraccarico che li danneggerebbe nel loro apparato di sostegno.
Possiamo suddividere la protesi dentale in base alle modalità con le quali è ancorata al cavo orale in:
- protesi fisse;
- protesi mobili;
- protesi inamovo-rimovibili.
Protesi fisse
Trovano la loro indicazione nella ricostruzione di una parte o della totalità del dente ovvero per la sostituzione di uno o più denti andati perduti. Sono protesi di ricostruzione gli intarsi e le corone. Gli intarsi sono ricostruzioni che interessano una o più superfici del dente, possono venir costruiti in due metodi, diretti ed indiretti. Nel metodo diretto il medico modella l’intarsio direttamente nella bocca del paziente per poi mandarlo nel laboratorio odontotecnico dove verrà fuso e rifinito. Nel metodo indiretto il medico rileva un’impronta che viene mandata all’odontotecnico il quale costruisce l’intarsio direttamente in laboratorio, rispedendolo una volta terminato al medico, che provvederà al fissaggio nella bocca del paziente. Le corone sono ricostruzioni che interessano tutte la superfici del dente. Esistono diversi tipi di corone che differiscono per modalità di costruzione, per funzionalità e per indicazioni di utilizzo.
Corone a perno
Vengono costruite utilizzando come mezzo di ancoraggio un perno che viene fissato nel canale radicolare del dente. Vengono utilizzate nei casi di distruzione totale della corona dentaria. Possono essere costruite interamente in metallo oppure avere la superficie vestibolare che riproduce il colore dei denti naturali (resina, ceramica).
Corone Veneer
Costituite da una parte metallica che riveste tutto il moncone e ne ricostruisce le facce ad eccezione della superficie vestibolare che viene rivestita in materiale estetico.
Corone a giacca
Costituite interamente di materiale estetico, prevalentemente utilizzate per il rivestimento dei denti anteriori
Ponti: sono protesi di sostituzione costituiti da strutture metalliche con le superfici vestibolari in materiale estetico. Vengono costruiti al fine di sostituire uno o più denti mancanti attraverso una serie di passaggi di lavorazione che vengono riassunti di seguito. Il medico provvede alla monconizzazione dei denti che saranno utilizzati come pilastri. Al termine di questo procedimento, vengono prese le impronte delle arcate dentarie al fine di avere un negativo dell’arcata su cui è stata effettuata la monconizzazione. Le impronte vengono poi spedite al laboratorio odontotecnico, il quale avrà il compito di trasformarle in positivo al fine di ottenere dei modelli tridimensionali, dove vengono riprodotti i monconi. I monconi subiranno in seguito una serie di processi di lavorazione (modellazione, fusione, saldatura e rifinitura) al termine dei quali si sarà ottenuto il lavoro protesico nella sua totalità.
Protesi mobile e scheletrata
Trova la sua indicazione quando i denti residui nella bocca del paziente non consentono la costruzione di una protesi fissa.
È costituita da una placca metallica o di resina, sulla quale sono fissati i denti artificiali, che appoggia sulle creste alveolari in corrispondenza dei denti naturali mancanti. Può essere parziale o totale.
Protesi parziali
Utilizzano come meccanismo di mantenimento della posizione, degli attacchi o dei ganci mediante i quali si fissano alla dentatura residua. A seconda della loro struttura si possono ulteriormente distinguere due tipi di protesi mobili parziali.
Protesi parziale in resina
Costruita completamente in resina, rimane ancorata nella bocca del paziente tramite ganci affogati nella resina stessa che ne costituisce la base.
Protesi parziale scheletrata
Costituita da uno scheletro metallico ottenuto per fusione il quale, riducendo al minimo le dimensioni dell’ apparecchio, lo rende poco ingombrante e generalmente ben tollerato dal portatore.
Protesi totale
È indicata nell’individuo edentulo e viene mantenuta in sede grazie a fenomeni di adesione molecolare che si instaurano tra la mucosa della cavità orale e i materiali con i quali è costruita la protesi. Le protesi totali coprono la quasi totalità dei tessuti duri della bocca in modo che lo sforzo masticatorio, distribuendosi su una superficie sufficientemente estesa, eserciti una minore pressione sul tessuto osseo delle creste alveolari e di conseguenza ne riducano la velocità di riassorbimento. Per ottenere una resa estetica il più vicino possibile a quella dei denti naturali utilizziamo lo zirconio. Infatti lo zirconio, non contenendo metallo, permette di raggiungere questo scopo.
Valplast
Nel 1950 l’odontotecnico americano Arpad Nagy titolare del laboratorio Valplast di New York e l’ingegnere meccanico Tibor Nagy iniziano la ricerca e lo sviluppo di un materiale che permetta il superamento dei limiti clinici, estetici e di durata delle protesi parziali e totali.
Nel 1953 dopo anni di ricerca viene resa disponibile agli operatori l’invenzione dei fratelli Nagy un innovativo materiale per la fabbricazione di protesi parziali e totali con caratteristiche rivoluzionarie. Il Valplast è il primo nylon termoplastico per applicazioni dentali. Un sistema comprovato da oltre cinquant’anni di esperienza. Il Valplast è sinonimo di protesi parziali e totali indistruttibili. Il Valplast è assolutamente unico al mondo per le sue caratteristiche chimico fisiche. Esso ha proprietà che gli permettono di avere un elasticità senza pari ed una translucenza tale da renderlo invisibile nel cavo orale. I suoi spessori, che variano da 0,6 a 1,6 mm, lo rendono così leggero che, oltre al confort del paziente, un parziale può cadere da qualsiasi altezza senza rompersi.
L’assenza dei ganci contribuì e non poco a far accettare la protesi al paziente. In pratica il Valplast sostituisce lo scheletrato in tutto, laddove esso era proposto per le caratteristiche di minimi spessori e per la sua consistenza contro le rotture, ma non era accetto dai pazienti per la presenza del metallo antiestetico e lesivo. Il Valplast oltre ad essere meno ingombrante dello scheletrato,non provoca stress ai denti pilastro. È assolutamente metal free e può anche avere appoggi e selle dentali. Le sue applicazioni sono molteplici, dal mono laterale ( da 1 a 3 elementi ) anche a sella libera al parziale classico, dal totale alla protesi su impianti, singoli o barra e nella combinata. Inoltre esso è usato nella post impianti, laddove il paziente debba portare per un determinato tempo la protesi mobile in attesa del lavoro definitivo. Per la sua indiscussa qualità esso non decolora e non assorbe, può essere ribassato e avere aggiunzioni ed è garantito a vita.
Radiologia endorale digitale
È una radiografia di piccole dimensioni ma di grande accuratezza, che permette di visualizzare al massimo tre o quattro denti contigui, in modo da avere un’immagine molto specifica e dettagliata, che a volte con la panoramica non si riesce ad ottenere. È di fondamentale importanza per l’odontoiatra per esempio durante una terapia canalare, infatti permette di avere una misura precisa della lunghezza dei canali radicolari. Viene inoltre utilizzata per valutare con precisione in ambito delle parodontopatie, la presenza o meno di rarefazioni ossee. Il digitale permette di esporre il paziente ad una dose di radiazioni dieci volte inferiore, avere una qualità di immagini elevatissima ed in tempo reale per una diagnosi precisa e sicura.
Laser terapia
Benefici del laser in odontoiatria
Riduzione o assenza di anestesia, emostasi, assenza di gonfiore, maggiore sterilità, riduzione dei tempi di guarigione, riduzione o assenza di farmaci post-trattamento, interventi più sicuri su cardiopatici e coagulopatici.
Benefici professionali del laser
Qualità dell’intervento superiore, precisione nel taglio, riduzione dei tempi di esecuzione, soddisfazione del paziente, crescita professionale.
Applicazione del laser
Paradentite,trattamento delle tasche gengivale, frenulectomia e papillectomia, rimozione delle malformazioni, incappucciamenti diretti e indiretti, scappucciamenti degli impianti, periimplantite, chirurgia preprotesica, lesioni afose ed erpetiche, leucoplachia, sbiancamento, desensibilizzazione dei colletti dentali.
Invisalign
Il sistema Invisalign consente di risolvere un’ampia varietà di problemi di allineamento: è adatto sia per correzioni minori, sia per correzioni significative. Il supporto clinico del provider aiuta i pazienti a ottenere il sorriso che hanno sempre desiderato, senza ricorrere agli attacchi e ai fili metallici impiegati con gli apparecchi tradizionali fissi. Invisalign è prescritto ai pazienti adulti e adolescenti.
Il sistema Invisalign utilizza l’esclusivo software ClinCheck che genera un modello digitale, dalla situazione iniziale al risultato finale, a supporto del parere professionale dell’Invisalign provider. Questo modello mostra la serie di movimenti che i denti potrebbero compiere per raggiungere la posizione finale desiderata. Il sistema Invisalign allinea i denti avvalendosi di una serie di aligner trasparenti, quasi invisibili, realizzati con un materiale termoplastico brevettato. La pressione viene esercitata sui denti diversi nelle varie fasi del trattamento, in questo modo i denti si spostano a poco a poco fino a raggiungere la posizione finale prescritta dall’Invisalign provider.
Ortodonzia fissa, mobile, estetica e intercettiva
È quella branca dell’odontoiatria che si occupa dello studio dello sviluppo e della crescita dell’apparato stomatognatico, dalla nascita alla sua maturità. Comprende tutti i procedimenti preventivi, intercettivi e correttivi delle disgnazie, utilizzando dispositivi funzionali o meccanici (detti comunemente apparecchi), al fine di stabilire normali relazioni anatomiche e funzionali dei denti e delle loro basi ossee. Il risultato è quello di una corretta occlusione ed un soddisfacente aspetto estetico, con particolare attenzione all’allineamento.
Ortodonzia mobile
Si avvale di apparecchiature removibili che possono suddividersi in due grandi categorie:
- placche (che agiscono su di una sola arcata;
- attivatori (che agiscono contemporaneamente nelle due arcate).
Entrambe le categorie sono costituite da apparecchi per lo più composti di resine acriliche associate ad archi, ganci, viti e molle metalliche, che svolgono il ruolo, oltre che di allineamento dentale, anche di guida nella crescita del sistema stomatognatico in toto nei pazienti di età pre adolescenziale, di trattamento complementare negli adulti e, di contenzione nella fase finale di trattamento di tutti i tipi di pazienti.
Presso lo Studio Dentistico Boldrini di Chiusi potrai trovare Invasign, il sistema ortodontico invisibile removibile che non utilizza fili metallici ed attacchi sui denti. Invasign è un apparecchio del tutto trasparente, facile da portare adatto per adulti e bambini. Per saperne di più, chiedi un appuntamento ai nostri dentisti!
Ortodonzia fissa
Metodica costituita dalla combinazione di vari elementi che vengono applicati direttamente ai denti definitivi con dei compositi e dei cementi. Gli elementi che vengono applicati si suddividono genericamente in:
- attacchi o piastrine, metalliche o del colore del dente (estetiche), fili o archi metallici, di varie forme e sezioni;
- anelli o bande, che si cementano sui primi molari.
Ortodonzia linguale
Negli ultimi anni, al fine di rendere sempre meno visibile l’ortodonzia fissa, è stata introdotta l’ortodonzia linguale, così definita poiché gli attacchi ed i fili vengono applicati nella superficie interna degli elementi dentali (palatale e linguale), rendendola praticamente invisibile. Bisogna però ricordare che questa metodica rende più lunghi i tempi del trattamento ortodontico e, non può essere attuata in maniera indifferenziata su tutti i pazienti.
Ortodonzia intercettiva o preventiva
Tipo di trattamento ortodontico applicato ai pazienti bambini fino al picco di crescita puberale, che è di massimo aiuto nel ridurre la gravità dei problemi ortopedici-ortodontico-funzionali. Si avvale di apparecchi fissi, tipo espansore rapido palatino e di apparecchi mobili, tipo attivatori. È importante ricordare che suddetta terapia non esclude a priori la necessità di trattamenti successivi, quando la crescita del paziente è ultimata.
Grande rialzo del seno mascellare
Il grande rialzo di seno mascellare è una tecnica ormai consolidata per potere inserire impianti in condizioni di assoluta mancanza di osso nella zona dei molari superiori. Questa tecnica consiste in un intervento decisamente invasivo che prevede una larga apertura del seno mascellare per potervi inserire del materiale (osso autologo o sintetico) che costituisca il letto implantare per un successivo intervento di inserimento degli impianti stessi.