I denti dei bambini
I denti permanenti iniziano a comparire intorno ai 6 anni, a partire dai primi molari e dagli incisivi inferiori. Il processo di ruzione continua fino a circa 21 anni.
Gli adulti hanno dai 28 ai 32 denti permanenti se si includono i terzi molari ( o denti del giudizio).
Importanza dei denti da latte
In breve i loro compiti principali sono:
Consentire una buona masticazione e quindi una buona alimentazione
Permettere una corretta articolazione dei suoni e della parola
Guidare l’eruzione dei denti permanenti
Guidare la crescita scheletrica.
Se un dente da latte cade prima del tempo per effetto di un trauma o di una carie destruente è necessario mettere un mantenitore di spazio. È bene ricordare che anche un’inversione nell’ordine di permuta può creare problemi: è perciò fondamentale il monitoraggio da parte di uno specialista (pedodontista).
Il dentista pediatrico
Ogni età compresa in questo frangente ha problematiche diverse e pertanto deve essere anche differente l’approccio al piccolo paziente.
Il pedodontista possiede una preparazione culturale e psicologica specifica che gli consente di instaurare un buon rapporto di fiducia e collaborazione con il bambino. Ciò è ovviamente il preludio indispensabile per poter iniziare il trattamento odontoiatrico.
Compito specifico del pedodontista è anche quello di motivare ed insegnare le corrette tecniche di spazzolamento dentale, di istruire all’utilizzo del filo interdentale, di verificare che tutti i presidi di prevenzione siano attivi (fluoroprofilassi topica, sigillature), di prevenire e trattare malocclusioni, abitudini viziate e traumi dentali.
A che età deve essere visitato il bambino per la prima volta dal dentista?
Benché possa sembrare presto, un rilevante numero di bambini fra i due ed i tre anni hanno già problemi di carie o infiammazioni gengivali. Prima ci si interessa della salute dentale del proprio figlio e più facilmente si riescono ad evitare problemi in seguito.
L’odontoiatra infantile potrà dare tutte le informazioni riguardanti la corretta igiene orale, quella che è una corretta alimentazione, il corretto uso del succhiotto e del biberon, l’uso del fluoro e dei traumi dentali.
Comunque, se non è già stato fatto prima, almeno durante il primo anno di scuola materna, il bambino deve essere fatto visitare da un odontoiatra infantile.
Cosa fare e quando: le età
Pulire la bocca del bambino gentilmente con una garza umida dopo le poppate.
Cercare di regolarizzare il più possibile le abitudini alimentari.
Dai 6 ai 18 mesi
Nascono i primi denti da latte; è consigliabile una visita di controllo.
È necessario pulire i denti del bambino con uno spazzolino che deve essere piccolo e con setole morbide; lo spazzolamento deve avvenire dopo ogni pasto e prima di metterlo a letto.
Fare attenzioni ai traumi dentali particolarmente frequenti in questo periodo poiché i bambini iniziano a camminare.
Dai 18 mesi in poi
Seguire gli appuntamenti periodici di controllo dal pedodontista.
Iniziare ad utilizzare pasta dentifricia solo quando il bambino saprà sciacquarsi la bocca da solo.
Curare molto l’igiene orale: abituarli fin da piccoli è faticoso, ma è il mezzo più efficace perché, in seguito, si spazzolino i denti da soli.
Verso i tre anni effettuare una visita di controllo anche da un ortodontista.
Fluoroprofilassi e carie
Il fluoro aiuta a prevenire la carie rallentando la distruzione dello smalto e accelerando il naturale processo di remineralizzazione. Queste immagini microscopiche della superficie masticatoria del dente mostrano come agisce il fluoro.
Il dentista potrà consigliarvi trattamenti al fluoro da seguire a casa per invertire il processo di distruzione che, se trascurato, può trasformare un punto debole in una carie che richiede un’otturazione. Se la carie progredisce, può penetrare la radice ed entrare nella camera pulpare (nervo), causando un ascesso che richiede una cura canalare.
PROGRESSIONE DELLA CARIE
Spesso la carie inizia sulle superfici masticatorie, sulle superfici interdentali e sulle radici scoperte. Se trascurata, la carie si allarga. La carie si estende sotto lo smalto e può distruggere la struttura del dente. La carie penetra e infetta la polpa dentaria, causando a volte un ascesso.
L’uso di dentifrici fluorati può aiutare a prevenire la carie agli stadi iniziali. Seguire attentamente le istruzioni speciali del dentista per l’igiene orale a casa.
Il fluoro è un elemento fondamentale che sappiamo essere in grado di prevenire la carie attraverso diversi meccanismi:
Il fluoro possiede un’elevata capacità di inibizione dell’attività batterica della placca dentale, responsabile della formazione della carie
Riduce la demineralizzazione dello smalto, che è l’evento che precede immediatamente l’insorgenza della carie
Favorisce la rimineralizzazione dello smalto, rafforzandone la struttura.
Un uso eccessivo di tale sostanza può tuttavia creare numerosi problemi sia alla crescita del bambino che allo smalto dentale.
I denti che hanno ricevuto un apporto eccessivo di tale elemento durante lo sviluppo mostrano un colore che va dal grigio al marrone. Tale colorazione è irreversibile (fluorosi).
Come può verificarsi questa somministrazione eccessiva? In alcune regioni l’acqua dell’acquedotto è fluorata, se si aggiunge il fluoro contenuto negli alimenti, nelle pasticche integratrici e quello presente nei dentifrici, non è infrequente arrivare ad un sovradosaggio.
Le applicazioni topiche di fluoro, attuate mediante semplici spennellature della superficie dei denti con vernici al fluoro o mediante l’uso di particolari apparecchiature che sfruttano il principio della “ionoforesi”, consentono di rafforzare la struttura dello strato più superficiale dello smalto, senza tuttavia esporre al rischio di fluorosi.
Cos'è e a cosa serve la sigillatura dei denti
Queste sostanze proteggono le superfici masticanti dei denti posteriori, frequentemente soggette nei bambini a carie dentale per vari motivi: i bambini a sei anni hanno scarsa manualità nel lavare correttamente i denti, i molari, inoltre, sono più difficoltosi da detergere bene sia per la loro posizione sia perché i solchi di questi denti appena erotti sono molto profondi.
L’applicazione di queste sostanze è veloce, indolore ed è un ottimo modo per iniziare un bambino alle cure odontoiatriche.
Le sigillature vanno controllate periodicamente e se si staccano vanno riapplicate, in genere, però, durano mediamente due anni.
Il costo è di molto inferiore alla cura di un dente e soprattutto evita la carie: effettuando le sigillature si paga quindi meno per avere denti più sani.
Tutti i bambini possono trarre giovamento dalla sigillatura, anche chi non ha mai avuto carie e già effettua prevenzione con il fluoro.
Il fluoro, come già detto, è molto efficace come prevenzione, ma a volte non è sufficiente a prevenire la carie delle superfici masticanti dei molari permanenti. Statisticamente nei pazienti di età inferiore ai 15 anni l’80% delle carie si sviluppano proprio su queste superfici.
La sigillatura è diventata oggi un’arma indispensabile nella lotta contro la carie, ma è molto importante che venga effettuata precocemente, subito dopo l’eruzione del dente permanente, altrimenti potrebbe essere troppo tardi.
A volte i molari permanenti sono già cariati ancor prima di terminare la loro eruzione, questo perché cibo e placca si annidano tra la gengiva ancora non perfettamente riassorbita e la corona del dente in eruzione. Durante le varie settimane che il dente impiega ad erompere completamente, se i genitori non aiutano il bambino a pulire perfettamente questo dente, succede spesso che si formi la carie.
Per concludere, i genitori devono controllare attentamente quando, verso i 6 anni, iniziano a spuntare i primi molari permanenti, in genere poco prima o poco dopo la caduta degli incisivi da latte. È bene che aiutino il bambino nella pulizia di questi nuovi denti e facciano applicare al dentista pediatrico il sigillante appena sono completamente erotti.
Attenzione! Mentre ci si accorge dell’eruzione degli incisivi permanenti perché subito prima cadono quelli da latte, di solito non ci si accorge dell’eruzione dei primi molari, perché compaiono in bocca senza che cada nessun dente deciduo corrispondente: erompono, infatti, subito dietro agli ultimi molaretti da latte sia nella mandibola che nella mascella.
Quanto durano i sigillanti
Questo è un punto molto importante perché i sigillanti devono essere periodicamente controllati in quanto la loro rottura accidentale, talvolta, crea uno scalino che anziché favorire lo scivolamento dei batteri e dei residui alimentari lo ostacola.
I recenti materiali sono migliorati rispetto alle prime formulazioni perché consentono spessori molto ridotti ed un’usura per così dire controllata che evita lo scheggiarsi del sigillante.
Comunque la durata media di una sigillatura è di circa 2 anni ed avendo costi limitati è sempre possibile ripeterla quando necessario.
L'ortodonzia e l'ortodontista
L’ortodontista è un medico odontoiatra che, avendo studiato l’ortodonzia ed i principi biologici e fisici che la regolano, possiede adeguate capacità professionali per progettare, costruire, applicare e controllare apparecchi correttivi.
Per definizione è un professionista che ha compiuto una lunga serie di studi specifici e che spesso si dedica a questa specialità in modo esclusivo.
Praticare seriamente l’ortodonzia non significa solamente mettere degli apparecchi in bocca perché i danni che ne possono derivare sono molteplici e complessi coinvolgendo sia la sfera funzionale (masticazione e fonazione) che quella estetica.
Chi cerca di risparmiare rivolgendosi a persone non hanno i titoli per poterla esercitare si assume i rischi relativi di trattamenti potenzialmente pericolosi per sé e per i suoi figli.